2021 - 2022
GIARDINO DEL RICORDO
Buccinasco, Mi
Committente
Amministrazione comunale di Buccinasco, Mi
Oggetto
Progetto per la realizzazione del Giardino del Ricordo
Servizio prestato
Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, Direzione Lavori, misura e contabilità, prestazione ex D.Lgs. 81/08, redazione del CRE
Importo dei lavori
70.000,00   €
Pubblicato:
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/un-giardino-del-ricordo-per-credenti-e-non-1.7739828
https://giornaledeinavigli.it/attualita/nasce-il-giardino-del-ricordo-a-buccinasco-dove-interrare-le-ceneri-dei-propri-cari-e-piantare-un-albero/
https://giornaledeinavigli.it/attualita/giardino-del-ricordo-del-cimitero-di-buccinasco-da-oggi-possibile-farne-richiesta/
https://www.rinopruiti.it/aperto-il-giardino-del-ricordo-del-cimitero-comunale-di-buccinasco/
Il Giardino del Ricordo è un luogo poetico e di raccolta.

Un luogo in cui non esistono tombe ma alberi,
non si portano fiori ma si colgono;
in cui la morte lascia il passo alla vita in un ciclo perpetuo
che tende all’armonia e alla pace.
La sua essenza oscilla cullata dal gioco equilibrato degli opposti
che caratterizzano l’esistenza umana sin dalle origini:
la dualità tra la vita e la morte, tra l’uomo e la natura,
tra la razionalità e l’istinto, tra la dimensione terrena e quella celeste,
tra ciò che è noto e ciò che non lo è.
Un luogo in cui il rapporto ancestrale che lega l’Uomo alla Terra
si mostra nella sua ovvia semplicità e intrinseca bellezza.

I cubi in marmo bianco, adagiati sul prato,
si presentano in principio come elementi esanimi
fino al momento in cui una persona deciderà di prendere posto,
incidere il proprio nome e trasformarsi in albero.
Allora, e solo allora, il Giardino del Ricordo comincerà a prendere vita
e i cubi anonimi non saranno più solo forme pure
e rappresentative di un concetto astratto,
ma diverranno custodi di una presenza,
simboli terreni di coloro che sulla Terra non ci sono più,
testimoni di una vita che solo attraverso l’atto del ricordo
potrà essere evocata.

La Magnolia Soulangeana, albero primitivo,
è la più antica pianta angiosperma comparsa sulla terra,
la prima specie che si è evoluta al punto di produrre un fiore.
Le rose, al contempo, sono piante robuste e dalla fioritura generosa
che si fanno dono nelle mani dei visitatori.

Le panche, ottenute dalla scomposizione di tre triangoli isosceli,
sono l’invito al dialogo che il Giardino vuole suggerire
offrendo un punto nel quale sostare e raccogliersi
in una conversazione silenziosa e privata con noi stessi, i nostri cari, i nostri pensieri;
un incoraggiamento a fermarsi un istante alla ricerca di una relazione intima,
personale e profonda con ciò che ci circonda e il suo valore.
Esse sono la chiave di volta interpretativa del progetto,
l’elemento di connessione di due mondi, quello terreno e quello celeste,
complementari e distanti, impossibili da racchiudere in un unico concetto,
perché in eterno rapporto dicotomico tra loro.

In questo luogo l’importanza del dialogo tra l’uomo e la natura,
tra l’individuo e il suo habitat naturale, è centrale e sottolinea la necessità
della ricerca di una relazione equilibrata e armonica tra le due entità.
Nel Giardino del Ricordo la morte si evolve e diventa nuova vita,
l’uomo , morendo, ritorna alla terra e diviene nutrimento per le piante
dalle quali nasceranno i fiori che saranno colti e portati nelle case dei Vivi,
innescando un ciclo perpetuo fortemente simbolico ed efficace
ai fini della sostenibilità della nostra presenza qui.